Le carote del Fucino: dal terreno, alla semina fino alla crescita della sue dolci e colorate carote!
Anche l’Azienda Agricola di Venditti Fabio, grazie soprattutto all'attenzione ed alla fiducia in noi di Gabriella Stoilova - responsabile della produzione – ha creduto in noi e per noi è un grande piacere anche e soprattutto perché personalmente non conoscevo questa fantastica Azienda.
Come sapete la mia curiosità è tanta soprattutto quando si parla di territorio e di come una “carota” nello specifico, viene seminata, di come cresce e come viene raccolta.
Attraverso alcuni articoli andremo a scoprire questa fantastica Azienda Italiana.
Iniziamo andando ad approfondire il territorio delle carote più dolci e colorate del Fucino proprio dalle parole di Gabriella.
Il lago del Fucino è stato dall’antichità fino al secolo scorso, l’elemento principale per l’intera comunità marsicana. Fu il terzo lago più grande d’Italia fino al suo completo prosciugamento ordinato dal principe Alessandro Torlonia, nel 1875.
L’intero paesaggio marsicano fu stravolto completamente dal prosciugamento del lago.
Il prosciugamento del lago ha trasformato il fondo del bacino in una pianura coltivabile di circa 160 km2.
L’area del Fucino, che si trova ad una altitudine di circa 700mt s.l.m., circondata da diverse catene montuose appenniniche, si potrebbe definire senz’altro un territorio giovane, altamente produttivo ed incontaminato.
Grazie alle caratteristiche del terreno e quelle del clima favorevole, nel Fucino si coltivano ortaggi con molte peculiarità organolettiche e nutrizionali tali da essere apprezzati e riconosciuti anche all’estero.
Il terreno di natura è di tipo argilloso-limoso con elevata quantità di calcare attivo. Il clima, influenzato dalle catene montuose circostanti, dall’altitudine e dall’umidità, si presenta con inverni rigidi e piovosi ed estati caldi nel periodo luglio-agosto, con notevoli escursioni termiche tra il giorno e la notte.
Tra le prime coltivate dai contadini fucensi troviamo le patate e la barbabietola da zucchero. Pian piano con il tempo si conoscono anche altre colture, come la carota, il finocchio, le lattughe, il radicchio, il cavolfiore, ecc…
In particolare la carota venne conosciuta nel Fucino negli anni 50 del secolo scorso. Una coltura che ha apportato un particolare interesse per gli agricoltori, che hanno potuto inserirla nella rotazione colturale dei terreni. Un enorme beneficio per ridurre i fenomeni negativi dovuti alla stanchezza del terreno.
Oggi la carota è la coltivazione trainante di tutto il comparto orticolo del Fucino.
Terminato l’inverno freddo e rigido le terre del Fucino, a tal punto, hanno riacquisito le caratteristiche necessarie per poter procedere con le prime semine del terreno. Si scelgono per le prime semine terreni più caldi e pesanti. La preparazione del terreno scelto per la coltivazione prevede: l’aratura, la fresatura per l’affinamento del terreno, la rullatura.
Il terreno a tal punto è pronto per la semina.
LA SEMINA DELLE CAROTE.
La semina si effettua esclusivamente in modo meccanico, con l’apposito macchinario, chiamato seminacarote.
La precisione della seminatrice garantisce l’uniformità di distribuzione del seme e una ottimale densità colturale dei semi.
Si potrebbe parlare anche di agricoltura di precisione, meglio conosciuta come Agricoltura 4.0, in quanto vengono utilizzati degli strumenti innovativi che permettono di monitorare e supportare l’agricoltore nella fase della semina.
Per la coltivazione, invece, sono previste la sarchiatura, che permette il controllo delle infestanti e la riduzione della compattezza del terreno al fine di assicurare uno sviluppo armonioso della radice senza strozzature o piegamenti, e la rincalzatura per evitare fenomeni non voluti, come ad esempio l’inverdimento del colletto. Anche la sarchiatura e la rincalzatura vengono effettuate, come la semina, in modo meccanico.
L’irrigazione del terreno viene effettuata con modesti volumi di adacquamento con un sistema per aspersione. Nei mesi più caldi dell’anno, luglio ed agosto, l’irrigazione va effettuata di notte, per rinfrescare sia la radice che la foglia.
Come varietà di carota, si inizia con un tipo di seme precoce, solitamente la “Presto” della casa sementiera Vilmorin.
La “Presto” ha un ciclo di crescita di circa 100gg. Il suo vantaggio è l’elevata resa nel ciclo corto. La radice è omogenea, liscia e ben chiusa, la foglia invece di colore medio scuro, compatta e con un attacco fogliare solido.
Successivamente si passa ad una carota medio-tardiva, la “Maestro”, sempre della casa sementiera Vilmorin. Ha un ciclo di coltivazione di circa 120gg, ma potrebbe essere anche lasciata sotto terra più tempo, anche tutto l’inverno. La radice è di un’eccezionale qualità, liscia, ben chiusa e molto colorita. La foglia verde scuro, è molto solida e di buona vigoria.
Dove si trovano queste carote? Nei mercati, in Gdo, da Crai a Despar.
Ci tengo a precisare che presso i nostri mercati agro-alimentari transitano prodotti eccezionali come questi.
Se volete provarle o avete bisogno di informazioni potete contattarli qui: https://www.vendittifabio.it/
Grazie Gabriella e grazie per la fiducia, ma non ci fermiamo qui, continuate a seguirci.
Simona.
14 Marzo 2021, Simona Riccio
In fase di semina
Carote in fase di crescita
Carote che spuntano da sotto terra
Simona Riccio e Silvio Govoni presso lo Stand Govoni S.r.l. del Centro Agro-Alimentare di Torino CAAT